Logo Alfa Romeo: storia del simbolo della Casa lombarda
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Logo Alfa Romeo: storia del simbolo della Casa lombarda

Alfa Romeo

Lo scudetto con il Biscione verde costituisce fin dalla fondazione il celebre logo Alfa Romeo rimasto (quasi) identico per oltre un secolo.

L’Alfa Romeo è una delle Case automobilistiche italiane più longeve e di maggior prestigio. La lunga storia della Casa fondata a Milano a inizio Novecento è legata indissolubilmente ad alcuni elementi ‘iconografici’ che hanno reso il marchio immediatamente identificabile agli occhi degli appassionati; in particolare, il ‘trilobo‘ che spicca sul frontale fin dai modelli prodotti dai primi anni Cinquanta e, naturalmente, il logo Alfa Romeo. Quest’ultimo si è evoluto nel corso dei decenni: vediamo di seguito quali e quanti cambiamenti ha subito lo stemma dalle origini agli anni Duemila.

Breve storia della fondazione dell’Alfa Romeo

L’Alfa Romeo nasce nel 1910; in origine, l’azienda si chiama solo A.L.F.A., acronimo di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Quest’ultima rappresenta un’evoluzione della filiale italiana della Darracq, una Casa automobilistica francese che a partire dal 1906 aveva installato una filiale a Napoli; in seguito, questa era stata spostata a Milano, nella zona del portello. L’Alfa vera e propria nasce quando l’ingegnere e imprenditore napoletano Nicola Romeo rileva, assieme ad altri soci, la Società Italiana Automobili Darracq ormai posta in liquidazione a causa degli scarsi riscontri di vendite.

Negli anni a venire, l’acronimo A.L.F.A. venne affiancato al cognome Romeo, dando origine alla denominazione che viene utilizzata ancora oggi. L’atto ufficiale di fondazione della Casa è datato 3 febbraio 1918.

Logo Alfa Romeo storia ed evoluzione

Prima di vedere com’è nato il logo che, seppur con alcune modifiche, contraddistingue tutt’oggi i modelli Alfa Romeo, è necessario fare un passo indietro, in coincidenza con la fondazione dell’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Come si apprende dal sito ufficiale del museo del marchio italiano, ed in particolare nella sezione dedicata alla Casa automobilistica milanese, in origine l’A.L.F.A. era “identificata con un marchio-targhetta caratterizzato da presenze floreali e sinuose, tipiche dello stile liberty“.

Già nel 1912, il logo dell’azienda cambia in maniera significativa, assumendo la configurazione che sostanzialmente conserva ancora oggi: uno scudetto di forma circolare, costituito da una corona esterna di colore blu che include un cerchio bianco all’interno del quale si collocano due simboli strettamente legati alla città di Milano:

  • la croce di San Giorgio ovvero una croce rossa in campo bianco o argento, simbolo del comune di Milano
  • il Biscione Visconteo in campo azzurro, ossia il simbolo araldico della famiglia Visconti, il casato che resse prima la Signoria e poi il Ducato di Milano fino al 1477. Secondo alcuni, come riporta museodelmarchioitaliano.it, si trattava del “serpente biblico in campo azzurro con in bocca un bambino che decorava il gonfalone della spedizione dei crociati milanesi“; per altri, invece, “era l’immagine bronzea di un serpente che fu portata a Milano nel 1002 e subito riprodotta su una colonna di Sant’Ambrogio“.

Nel primo logo Alfa Romeo Milano, nella corona esterna (dal diametro di 65 mm) trovano posto due nodi sabaudi, collocati tra le scritte ‘Alfa’ e ‘Milano’ (entrambe in carattere graziato). L’evoluzione successiva è quella definitiva: la dicitura all’interno della corona diventa “Alfa-Romeo Milano” (in carattere bastone). Curiosità: in queste prime versioni, il Biscione Visconteo sembra attorcigliarsi su stesso all’altezza dell’ultima ‘curva’ prima del collo.

Il logo Alfa Romeo originale subisce una prima sostanziale modifica nel 1925, quando viene aggiunta una corona d’alloro attorno allo scudetto. Questo scudetto campeggiava sull’Alfa Romeo P2 che si aggiudicò il primo campionato automobilistico mondiale della storia (il Campionato Mondiale Costruttori organizzato dall’AIARC tra il 1925 ed il 1930). Durante gli anni del Ventennio fascista venne utilizzata la dicitura autarchica “Milano-Napoli”; nello specifico, in una locandina pubblicitaria del 1937 (in cui l’acronimo A.L.F.A. viene tradotto come “Al Lavoro Fedeli Arditamente”) il logo appare sormontato da un’aquila stilizzata.

Dopo la fine della Guerra, a partire dal 1946, lo stemma cambia di nuovo, seppur in maniera non particolarmente significativa: la corona d’alloro diventa più sottile e il bambino nella bocca del Biscione viene raffigurato in posizione più inclinata; in aggiunta, i nodi sabaudi lasciarono il posto a delle più semplici linee ondulate (probabilmente per l’effetto del risultato del Referendum), conservate anche nel restyling dello stemma Alfa Romeo introdotto nel 1950, in occasione del lancio dell’Alfa 1900. Alcuni modelli prodotti da il 1946 ed il 1947 montavano un badge rotondo rosso, cinto da una corona d’alloro argentata, con le scritte, la croce e il Biscione in oro.

Nel corso degli anni Sessanta non si registrano cambiamenti significativi. Nel 1964 esordisce una versione stilizzata del Biscione Visconteo (rivolto verso destra), applicata sulla Giulietta Junior mentre cinque anni più tardi “un’improbabile operazione di sintesi essenzializzò il biscione e disumanizzò il bambino“. Unica novità di rilievo risalente a questo decennio è il passaggio, lo scudetto non venne più realizzato in ottone smaltato ma in materiale plastico.

Una svolta significativa si verifica nel 1972 quando dal logo scomparve la parola ‘Milano’, dal momento che nello stesso anno lo stabilimento Alfasud di Pomigliano d’Arco era stato convertito alla produzione automobilistica. Il marchio venne ridisegnato da Pino Tovaglia che, pur senza stravolgerlo, apportò delle modifiche consistenti: venne rimosso il trattino tra le parole ‘Alfa’ e ‘Romeo’ e venne scelto un carattere diverso (Futura); la corona d’alloro venne leggermente ridimensionata e il colore dell’omino inghiottito dal Biscione da bianco divenne rosso. Sia il serpente che la corona che monta in testa vengono stilizzati e il colore verde uniformato. Negli anni a seguire, il logo Alfa viene ridisegnato altre due volte:

  • nel 1982, quando viene rimossa la corona d’alloro e le scritte diventano dorate come i profili delle varie sezioni del logo;
  • nel 2015; si tratta dell’evoluzione più recente del marchio, a firma di Maurizio Di Robilant, svelato in occasione del lancio della nuova Alfa Romeo Giulia e del concomitante 105° anniversario dalla fondazione della Casa e della riapertura del Museo Alfa Romeo di Arese. Il nuovo logo Alfa Romeo presenta una corona esterna color blu notte e un inedito sfondo cromato per la croce e il Biscione (eliminata la partizione tra il fondo bianco e quello azzurro delle versioni precedenti); la scritta Alfa Romeo è scritta in un carattere diverso (ITC Blair ritoccato). Una texture più moderna e tridimensionale sostituisce i profili dorati introdotti da Pino Tovaglia per simulare l’effetto di un’incisione a sbalzo.

Fonte foto: https://www.facebook.com/AlfaRomeoIT/

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 10 Marzo 2021 16:51

Svelata la nuova Skoda Octavia

nl pixel